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ESAMI DI MATURITÀ: IMBROGLI E TRUFFE WEB L'Avvocato risponde 

ESAMI DI MATURITÀ: IMBROGLI E TRUFFE WEB

Sicuramente chi vi scrive è un “boomer”, ovvero una persona che appartiene ad una generazione non altamente tecnologica, e che ha dovuto sudare le famose “sette camicie”, per apprendere delle nozioni basilari sul computer, che gli permettano di restare connesso con i tempi che corrono veloci.

Partono gli esami di maturità e decine di migliaia di studenti, oggi come ieri, proveranno l’ansia e la tensione del primo vero appuntamento con la vita: momenti che non dimenticheranno fino a che vivranno, sensazioni indelebili che li accompagneranno negli anni a venire, con i racconti più o meno veri, di una gioventù che se ne va.
Sono finiti i tempi (e parlo dei miei), in cui si pensava di procurarsi un poco lecito aiuto nello svolgimento dell’esame, indossando sotto la giacca la famosa “cartucciera”, con decine di tracce di temi svolti. Ormai è l’epoca del web, e tutto viene maggiorato a dismisura, con il perfezionamento esponenziale dei dispositivi tecnologici.
È stato appurato, da studi della Polizia Postale, che oggi uno studente su cinque è certo di poter trovare in anticipo, nella rete, le tracce che verranno ufficializzate, in seguito all’apertura delle buste che provengono dal Ministero della Pubblica Istruzione.
Certamente noi eravamo dei romantici, ritenendo di poter trovare aiuto nella nostra “cartucciera”: oggi però i giovani peccano di faciloneria, e possono diventare anche oggetto di vere e proprie truffe organizzate.
Attenzione alle richieste di denaro, da parte di chi asserisce di essere “nipote del Ministro” ed essere riuscito a trafugare i titoli dei temi, prima che venissero sigillati. Sicuramente è una truffa: ma molti sono disposti a crederci.
Sempre da studi di settore, risulta che quel 20% di “desperados”, passa le ultime ore prima degli esami a girovagare su Internet, alla ricerca del “Santo Graal”, invece di impiegare quel tempo per approfondire la sua preparazione. Attenti a ritenere che, essere trovati a copiare, abbia come conseguenza solo un rimprovero della Commissione: in Italia è considerato reato, e potrebbe essere punito con la reclusione da 3 mesi ad 1 anno, ex articolo 1 della Legge 475/1925.
Ma anche se i Commissari non volessero infierire penalmente, si rischia l’annullamento della prova, l’esclusione dall’esame o, addirittura, l’espulsione definitiva dalle scuole nazionali.

In bocca al lupo ragazzi!

Impegnate le vostre forze a dimostrare quanto può essere valida la vostra intelligenza e la vostra preparazione: quella di Internet è solo artificiale, e non potrà mai possedere i ricordi fantastici, che queste giornate vi regaleranno!

Per maggiori informazioni è possibile richiedere la consulenza specifica dei legali dello Studio Legale Labonia.

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